"Davanti a Te,Signore, sta la mia forza e la mia debolezza: conserva quella, guarisci questa. Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza; dove mi hai aperto ricevimi quando entro; dove mi hai chiuso, aprimi quando busso. Fa che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te (S.Agostino)
ordinò loro di non allontanarsi, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre
Benvenuto; Il Signore porga l'orecchio alla tua preghiera e ti benedica
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Ti mandi l'aiuto dal suo santuario
dall'alto di Sion ti sostenga
Gesù è il Signore
Dio è Amore (1 Giovanni 4,8)
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia;
egli szia di beni i tuoi giorni
e tu rinnovo come aquila la tua giovinezza.
Il Signore agisce con giustizia
e con diritto verso tutti gli opppressi.
IL SIGNORE GESU'
(Giovanni 16,33)
Il Verbo si è fatto carne
Egli procede da Dio come Dio, come uguale a lui, come Figlio unigenito, come Verbo del Padre, ed è venuto a noi perché il Verbo si è fatto carne per abitare fra noi (cf. Gv 1, 14). E' venuto in quanto si è fatto uomo, dimora presso il Padre in quanto è Dio. La sua divinità è la meta cui tendiamo, la sua umanità è la via che dobbiamo percorrere. Se egli per noi non si fosse fatto via per cui camminare, mai avremmo potuto pervenire a lui che permane presso il Padre. (S.Agostino)
Mi leverò, andrò da mio padre
Colui che dice queste parole giaceva a terra. Prende coscienza della sua caduta, si accorge della sua rovina, si vede immerso nel peccato e grida : « Mi leverò e andrò da mio padre ». Da dove viene questa speranza, questa franchezza, questa fiducia ? Dal fatto che si tratta proprio di suo padre. « Ho perso, dice dentro di sè, la mia condizione di figlio ; ma lui non ha perso la sua condizione di padre ; Non c’è bisogno di un estraneo per intercedere presso un padre : il suo affetto interviene e supplica nel più profondo del cuore. Le sue viscere paterne lo spingono a generare di nuovo il figlio per mezzo del perdono. Pur colpevole, andrò da mio padre. »
E il padre, visto il figlio, vela subito la sua colpa. Preferisce la parte di padre a quella di giudice. Lui che desidera il ritorno del figlio e non la sua perdita, trasforma subito la sentenza in perdono … « Gli si gettò al collo e lo baciò ». In questo modo il padre giudica e corregge : dà un bacio in luogo di un castigo. La forza dell’amore non tiene conto del peccato. Perciò il padre, con un bacio, rimette la colpa di suo figlio ; la copre con i suoi abbracci. Il padre non svela il peccato di suo figlio, non sciupa suo figlio, ma cura le sue ferite in modo che non lascino nessuna cicatrice, nessun disonore. « Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato » (Sal 31, 1).
San Pietro Crisologo (V sec.)
vescovo di Ravenna
Discorsi 2 e 3 : PL 52, 188-189 et 192"
Confessare la fede narrando l'Amore
(Bruno Forte, Confessare la fede narrando l'Amore)
Una confessione di fede cristiana non è altro che la «sanctae Trinitatis relata narratio» (Concilio XI di Toledo: DS 528): il racconto dell'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, cui abbiamo creduto sulla parola dei testimoni delle nostre origini, trasmessa nella vivente tradizione ecclesiale («relata narratio»). Chi confessa la fede, parla di Dio raccontando l'Amore, così come si è rivelato nell'evento trinitario di Pasqua:
Credo in Te, Padre,
Dio di Gesù Cristo,
Dio dei nostri Padri e nostro Dio:
Tu, che tanto hai amato il mondo
da non risparmiare
il Tuo Figlio Unigenito
e da consegnarlo per i peccatori,
sei il Dio, che è Amore.
Tu sei il Principio senza principio dell'Amore,
Tu che ami nella pura gratuità,
per la gioia irradiante di amare.
Tu sei l'Amore che eternamente inizia,
la sorgente eterna da cui scaturisce
ogni dono perfetto.
Ti ci hai fatti per Te,
imprimendo in noi la nostalgia del Tuo Amore,
e contagiandoci la Tua carità
per dare pace al nostro cuore inquieto.
Credo in Te, Signore Gesù Cristo,
Figlio eternamente amato,
mandato nel mondo per riconciliare
i peccatori col Padre.
Tu sei la pura accoglienza dell'Amore,
Tu che ami nella gratitudine infinita,
e ci insegni che anche il ricevere è divino,
e il lasciarsi amare non meno divino
che l'amare.
Tu sei la Parola eterna uscita dal Silenzio
nel dialogo senza fine dell'Amore,
l'Amato che tutto riceve e tutto dona.
I giorni della Tua carne,
totalmente vissuti in obbedienza al Padre,
il silenzio di Nazaret, la primavera di Galilea,
il viaggio a Gerusalemme,
la storia della passione,
la vita nuova della Pasqua di Resurrezione,
ci contagiano il grazie dell'amore,
e fanno di noi, nella sequela di Te,
coloro che hanno creduto all'Amore,
e vivono nell'attesa della Tua venuta.
Credo in Te, Spirito Santo,
Signore e datore di vita,
che Ti libravi sulle acque
della prima creazione,
e scendesti sulla Vergine accogliente
e sulle acque della nuova creazione.
Tu sei il vincolo della carità eterna,
l'unità e la pace
dell'Amato e dell'Amante,
nel dialogo eterno dell'Amore.
Tu sei l'estasi e il dono di Dio,
Colui in cui l'amore infinito
si apre nella libertà
per suscitare e contagiare
amore.
La Tua presenza ci fa Chiesa,
popolo della carità,
unità che è segno e profezia
per l'unità del mondo.
Tu ci fai Chiesa della libertà,
aperti al nuovo
e attenti alla meravigliosa varietà
da Te suscitata nell'amore.
Tu sei in noi ardente speranza,
Tu che unisci il tempo e l'eterno,
la Chiesa pellegrina e la Chiesa celeste,
Tu che apri il cuore di Dio
all'accoglienza dei senza Dio,
e il cuore di noi, poveri e peccatori,
al dono dell'Amore, che non conosce tramonto.
In Te ci è data l'acqua della vita,
in Te il pane del cielo,
in Te il perdono dei peccati
in Te ci è anticipata e promessa
la gioia del secolo a venire.
Credo in Te, unico Dio d'Amore,
eterno Amante, eterno Amato,
eterna unità e libertà dell'Amore.
In Te vivo e riposo,
donandoti il mio cuore,
e chiedendoti di nascondermi in Te
e di abitare in me.
Amen!"
Gesù, il Signore, è risorto, Alleluia -Al Mashiah qam (il Signore e' risorto, in arabo)
Noi Cattolici
Al cuore del Cristianesimo c’è un incontro. Finché quest’incontro non avviene non c’è Cristianesimo, non c’è fede cristiana, ma solo abitudine, c’è solo una pratica religiosa tesa a rassicurare la coscienza o alla ricerca di un benessere psichico, ma non fede cristiana. Quando, però, quest’incontro avviene segna una svolta, un cambiamento radicale: c’è un prima e un dopo, una discontinuità dove il «dopo» non è causato dalla vita di «prima», non scaturisce da essa, ma è qualcosa di totalmente e inspiegabilmente nuovo, e questo nuovo «non sai di dove viene» perché «è nato dallo Spirito» (Gv 3,8). L’incontro che sta all’origine della tua fede è quello tra te e Gesù Risorto, Gesù vivente, che duemila anni fa, in quella notte dopo il sabato, uscì dal sepolcro per vivere in eterno, fino ad oggi, fino alla fine dei tempi. Oggi lo puoi incontrare. Oggi, se senti la sua voce, non indurire il tuo cuore (cf. Eb 3,8), ma lascia che Lui entri in te. Oggi puoi rinascere dall’alto (Gv 3,3), puoi ricominciare tutto e cancellare il passato; fagli spazio nella tua vita: se c’è tenebra in te Egli porterà la luce, perché Egli è la luce del mondo (Gv 8,12), se sei smarrito, nel dubbio, nell’ombra della morte apriti a Lui, perché Egli è la via, la verità e la vita (Gv 14,6), se il tuo cuore è ridotto a «terra deserta, arida e senz’acqua» (Sal 63,2) invoca Gesù ed Egli ti darà il suo Spirito, che sarà in te come una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna (cf. Gv 4,14), se ti senti oppresso dal peccato, riconosci i tuoi peccati ed Egli, che è fedele e giusto, perdonerà i tuoi peccati e ti purificherà da ogni colpa (cf. 1Gv 1,9), se il tuo cuore è triste fino alla morte lasciati incontrare da Gesù, perché saprà darti una gioia che nessuno ti potrà togliere (cf. Gv 16,23)… La Pasqua cristiana non è un rito che celebra il passato. Essa è piuttosto un rinnovato incontro tra te e Gesù Risorto, una nuova nascita della tua fede; come fu per i discepoli dopo il tradimento, il rinnegamento e la fuga, quando il pastore fu percosso e le sue pecore andarono disperse: anche per loro la fede nacque a Pasqua come qualcosa di nuovo, di mai visto prima, quando incontrarono il Risorto, chi al sepolcro, chi sulla via per Emmaus, chi nel Cenacolo, chi insieme a cinquecento fratelli in una sola volta (cf. 1Cor 15,6). Questa fede non esisteva prima, nella loro vita di prima, anche se già credevano in Gesù, in qualche modo: anche se avevano conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conoscono più così (cf. 2Cor 5,16). Ora vivono con Lui un’intimità nuova, prima addirittura impensabile, perché dopo la Pasqua Gesù non è più solo con loro (cf. Mt 28,20), ma in loro (cf. Col 1,27) grazie al suo Spirito, che la sera stessa di Pasqua Egli soffia su di loro (cf. Gv 20,22). È la fede che nasce a Pasqua quella che non verrà mai meno nei discepoli, neppure di fronte al martirio. Questa fede nuova, nata dallo Spirito e non dalla carne, cambia la vita dei discepoli, fa di loro dei testimoni e degli evangelizzatori; solo a questo punto Gesù risorto può dire loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15). La Pasqua è la sorgente della tua fede e della tua missione nella Chiesa: è incontrando il Risorto che diventi testimone ed evangelizzatore. È in questa intimità nuova con Gesù risorto, in questo dialogo con Lui, ininterrotto nel tuo cuore, che Gesù può darti ogni giorno la forza di adempiere la tua missione nella Sua Chiesa, qualunque missione sia; è in questo dialogo interiore tra te e Lui, che egli può rinvigorirti, illuminarti sulle scelte da fare, consolarti nelle tribolazioni e dirti: «Coraggio! Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male» (cf. At 18,9-10). In questi 50 giorni, che culmineranno nella Pentecoste, Gesù ti chiede di lasciarti incontrare. Ha bisogno di te per evangelizzare il mondo, ma soprattutto vuole evangelizzare te: tu gli stai a cuore, sei prezioso per lui, ti vuole dare questa buona notizia: «Con la mia morte ho vinto la morte ed Io, risuscitato dai morti, non muoio più, la morte non ha più alcun potere su di me (cf. Rm 6,9): se mi lasci abitare in te, lo Spirito che ha risuscitato me dai morti darà la vita anche al tuo corpo mortale (cf. Rm 8, 10-11); vieni, servo buono e fedele, prendi parte alla gioia del tuo Signore, rallegrati con me, perché il tuo nome è scritto nei Cieli». Buona Pasqua.Postato da: ursim
Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!
I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo.......
Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro:"Perchè non lo avete condotto?" Risposero le guardie:"Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!
Difendere la fede dei semplici
Joseph Ratzinger/Benedetto XVI.
Gesù, il Signore, è risorto, Alleluia
YouTube - Vorrei - Gen Rosso.
Luca 24,45:" Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse:"Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
1 Giovanni 4,18
Potrebbero due persone essere più differenti?
Lui viene guardato dal basso in alto. Lei viene guardata dall’alto in basso.
Lui è un capo religioso. Lei è una prostituta.
Lui si guadagna da vivere promuovendo i valori. Lei si guadagna da vivere infrangendoli.
Lui ha organizzato il ricevimento. Lei lo sta rovinando.
Chiedi agli abitanti di Cafarnao di indicarti chi tra le due persone è la più pia e sceglieranno Simone.
Perché,dopotutto, è uno studioso di teologia, un uomo del clero. Chiunque indicherebbe lui. Chiunque, cioè, all’infuori di Gesù.
Gesù li conosceva entrambi. E Gesù avrebbe scelto la donna. Gesù, sceglie la donna. E, cosa ancor più sorprendente, spiega a Simone perché.
Non che Simone voglia saperlo. La sua mente è altrove. Come ha fatto questa donnaccia a entrare in casa mia? Non sa contro chi urlare per primo, se contro la donna o contro il servitore che l’ha lasciata entrare. Dopotutto questa cena è un ricevimento ufficiale: solo su invito.
La crème de la crème. Chi ha lasciato entrare la plebaglia?
Simone è adirato. Ma guardatela, prostata ai piedi di Gesù:
E li bacia pure! Ma dai! Se Gesù fosse chi dice di essere, non vorrebbe aver nulla a che fare con questa donna.
Ecco una delle lezioni che Simone imparò quel giorno:
“non pensare nulla che non vuoi che Gesù senta. Perché Gesù udì i suoi pensieri e, quando ciò accadde, volle condividerne qualcuno dei suoi.”
Luca 7,36-50:” La peccatrice perdonata
36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
Simone invita Gesù in casa sua, ma lo tratta come una persona indesiderata. Nessuna
abituale cortesia. Nessun bacio di benvenuto. Nessun lavaggio dei piedi. Niente olio sul capo.(O, in termini contemporanei, nessuno gli aveva aperto la porta, preso il soprabito, stretto la mano.)
Simone non fa nulla per far sentire Gesù desiderato.
La donna, invece, fa tutto ciò che Simone ha trascurato di fare.
Non viene fatta menzione del suo nome. Conosciamo soltanto la sua reputazione: una peccatrice. Con ogni probabilità una prostituta. Non ha l’invito per il ricevimento, non ha una posizione nella comunità. Immagina una prostituta che si presenta in canonica per la festa della chiesa, parrocchiale o alla processione. Le teste si voltano. Le facce arrossiscono.
Ma le opinioni della gente non le impedirono di presentarsi. Non è venuta per loro.
E’ venuta per Lui. Ogni mossa è calcolata e significativa. Ogni suo gesto è prodigo.
Appoggia la guancia contro i suoi piedi, ancora pieni di polvere per il cammino.
Non ha acqua, ma ha lacrime.
Non ha asciugatoio, ma ha i suoi capelli.
E quello che ha, lo usa per lavare i piedi a Gesù.
Apre un vasetto di profumo, forse l’unica cosa di valore che possiede, e lo usa per massaggiarne la pelle. L’aroma è inevitabile quanto l’ironia.
Ti verrebbe da pensare che tra tutti proprio Simone avrebbe dovuto mostrare un tale amore. Non è forse lui il reverendo della chiesa, lo studioso della Scrittura? Eppure è duro, distante. E penseresti che una donna del genere eviterebbe Gesù. Non è forse una creatura della notte, la donnaccia della città? Ma lei non può resistergli.
L’amore di Simone è calibrato ed avaro.
L’amore della donna, dall’altro lato, è prodigo e arrischiato.
Come spieghiamo la differenza tra i due? Formazione? Educazione? Denaro? No, in quanto Simone l’ha superata di gran lunga in tutti e tre gli aspetti.
C’è però un’area in cui Simone è lontano anni luce dalla donna.
Che scoperta ha fatto la donna in più rispetto a Simone?
Qual è il tesoro che custodisce nel suo cuore e che a Simone manca?
Semplice.
L’amore di Dio
Non sappiamo quando l’abbia ricevuto. Non ci viene riferito in che modo ne sia venuta a conoscenza. Avrà magari colto di sfuggita le parole di Gesù:”
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Luca 6,36.
Era nei pressi quando Gesù mostrò compassione nei confronti della vedova di Nain?
Luca 7,11-17:”
Non lo sappiamo. Ma sappiamo questo. Era giunta assetata.
Assetata a causa della colpa. Assetata a causa del rimorso. Assetata a causa di tutte le notti passate a fare l’amore senza trovarlo. Era giunta assetata.
Giovanni 7,37-39:” 37 Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: “Chi ha sete venga a me e beva 38 chi crede in me; come dice
E quando Gesù le porge il calice della grazia, lei beve. Non si limita ad un assaggio o ad un sorso. Non immerge il dito e poi lo lecca e nemmeno prende tra le mani la coppa e la sorseggia. Porta invece il liquido alle labbra e beve e lo ingurgita per placare la sua immensa sete di pellegrina. Beve finchè la misericordia le scorre giù per il mento e lungo il collo e sul petto. Beve finchè ogni centimetro quadrato della sua anima è umido e tenero. Giunge assetata e beve. Beve a profusione.
Simone, dall’altro lato, non sa neppure di aver sete.
Le persone come Simone non hanno bisogno della grazia; la analizzano.
Non domandano misericordia; ne discutono e decidono a chi assegnarla.
Non è che Simone non potrebbe essere perdonato; semplicemente non chiede mai di esserlo.
Perciò mentre lei beve, lui si gonfia.
Mentre lei ha amore da dare in abbondanza,lui non ha amore da offrire.
Perché?
Per il principio 7,47. Leggi di nuovo quel versetto:” 7 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”.
(Proprio come un jumbo, il principio 7:47 possiede grandi ali).
Proprio come un aereo questa verità può elevarti a un altro livello. Leggilo di nuovo: Invece quello a cui si perdona poco, ama poco”.
In altre parole non possiamo dare ciò che non abbiamo mai ricevuto. Se non abbiamo ricevuto amore come possiamo amare gli altri?
Ma, oh, come ci proviamo! Come se fossimo in grado di far apparire l’amore con la semplice forza di volontà. Come se dentro di noi ci fosse una distilleria di affetto alla quale manca soltanto un pezzo di legno o un fuoco più caldo. Lo attizziamo e lo alimentiamo con determinazione.
Qual è la nostra tipica strategia per curare una relazione tormentata? Metterci più impegno.
(Mia moglie ha bisogno del mio perdono? Non so come, ma la perdonerò”. – “So che farà male, ma cercherò di essere carina con quel farabutto”. –“Mi si chiede di amare il prossimo? Va bene. Caspita, lo farò”.)
E così ci mettiamo di impegno. Denti stretti. Mascella serrata. Ameremo anche se dovessimo morirne! E questo è ciò che potrebbe capitarci.
Abbiamo forse saltato una fase?
Magari il primo passo d’amore dovrebbe essere compiuto non verso gli altri, ma verso di Lui?
Forse il segreto dell’amore sta nel riceverlo?
Puoi dare amore soltanto dopo averlo ricevuto: 1 Gv 4,19:” Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.
Desideri amare di più?
Comincia ad accettare la tua posizione di figlio da Lui amato:
Efesini 5,1-2:” Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, 2 e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Vuoi imparare a perdonare?
Allora considera come sei stato perdonato.
Efesini 4,32:” Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Hai difficoltà a mettere gli altri al primo posto?
Pensa come Gesù Cristo ha messo te al primo posto.
Filippesi 2,6:” il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
Necessiti di più pazienza?
Abbeverati alla pazienza di Dio.
2 Pietro 3,9:” Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
La generosità è una virtù che ti sfugge?
Considera allora come Dio è stato generoso con te.
Romani 5,8:” Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Hai problema a sopportare parenti ingrati e vicini eccentrici?
Dio sopporta te, quando ti comporti allo stesso modo.
Luca 6,35:” perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.
Non possiamo amare in questo modo?.
Senza l’aiuto di Dio non possiamo. Oh, forse possiamo riuscirci per poco tempo. Come Simone, possiamo aprire una porta, ma, le nostre relazioni hanno bisogno di più di un atto formale.
Ci sono coniugi che hanno bisogno di un lavaggio di piedi. Alcuni, hanno bisogno di un fiume di lacrime, i nostri figli hanno bisogno di essere cosparsi dell’olio profumato del nostro amore.
Ma se non abbiamo ricevuto noi queste cose come possiamo darle ad altri?
Senza Dio:” Geremia 17,9:” 9 Più fallace di ogni altra cosa
è il cuore e difficilmente guaribile;
chi lo può conoscere?
Non abbiamo in noi un amore in grado di salvare un matrimonio. Non c’è nel nostro cuore una devozione tale da preservare un’amicizia.
Abbiamo bisogno di ricorrere ad una fonte esterna.
Abbiamo bisogno di una trasfusione.
Vogliamo amare come Dio ama?
Allora dobbiamo cominciare ricevendo l’amore di Dio.
Noi cristiani siamo colpevoli di aver trascurato il primo passo.
Noi diciamo “amatevi gli uni gli altri”. Siate pazienti, siate benevoli, perdonate”, esortiamo.
Ma dire a qualcuno di amare senza avergli detto che è amato, è come dirgli di compilare un assegno senza prima avergli fatto un versamento sul conto. Non fa meraviglia che così tante relazioni siano in rosso. I cuori non hanno amore sufficiente.
L’apostolo Giovanni indica la sequenza corretta.
Fa un versamento prima di invitarci a compilare l’assegno. Prima di tutto il versamento.
1Giovanni 4,9-10:” In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
(L’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, ci dona la gemma preziosa, la conoscenza dell’ammontare del versamento nei nostri cuori, che il Padre ed il Figlio ci donano:
Romani 5,5:” perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.)
Poi, dopo aver fatto questo versamento enorme e straordinario, l’apostolo Giovanni ci esorta a tirare fuori il libretto degli assegni:
1 Giovanni 4,11:” Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Il segreto dell’amore è vivere amati.
La misura dell’amore, è, “come il Padre ha amato me , così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”
Giovanni 15,9:” 9 Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Amare è proprio dei figli di Dio, perché è proprio di Dio.
1 Giovanni 4,16:” Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.
Dio stesso fa partecipare all’amore.
1 Giovanni 4,19:” Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci fa conoscere il suo segreto più intimo”Dio è Amore”.
CCC 221:” 221 Ma san Giovanni si spingerà oltre affermando: “Dio è Amore” (⇒ 1Gv 4,8; ⇒ 1Gv 4,16): l'Essere stesso di Dio è Amore. Mandando, nella pienezza dei tempi, il suo Figlio unigenito e lo Spirito d'Amore, Dio rivela il suo segreto più intimo: [Cf ⇒ 1Cor 2,7-16; ⇒ Ef 3,9-12 ] è lui stesso eterno scambio d'amore: Padre, Figlio e Spirito Santo, e ci ha destinati ad esserne partecipi.
Lo stesso apostolo Paolo, ritornando a Romani 5,5:”La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.”
L’amore con cui Dio ci ama e di cui lo Spirito Santo è un pegno e, con la sua presenza attiva in noi, un testimone.
Romani 8,15:” E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre! ”.
Galati 4,6;” E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!
Nelllo Spirito Santo, in lui, ci rivolgiamo a Dio come un figlio al Padre(figli nel Figlio), l’amore è reciproco. In lui, ugualmente, noi amiamo i nostri fratelli con lo stesso amore con cui il Padre ama il Figlio e noi.
Giovanni 17,26:” E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”.
Senza lo Spirito Santo, non possiamo conoscere, Gesù, è lo Spirito Santo che ci rivela Gesù, è lo Spirito Santo che ci forma, perché siamo fatti “ad immagine e somiglianza di Dio” è lo Spirito Santo che ci trasforma fino dire come S.Paolo
Galati 2,20:” Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
L’Apostolo Paolo, nella lettera ai romani, capitolo 12,17-20:” 7 Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. 19 Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore. 20 Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.
ci forma alla carità, perché il cristiano si vendica dei suoi nemici, facendo loro del bene, in relazione a quello che scrive in Filippesi 2,5:”5 Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,”
“Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”
E’ lo Spirito Santo, che ci conformerà all’immagine di Dio, ci farà figli nel Figlio:
Dio ti ama, Personalmente. Potentemente. Appassionatamente.
Appunti tratti da:
Bibbia di Gerusalemme
Catechismo Chiesa Cattolica
Riflessioni tratti dal libro di Max Lucado
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Lo Spirito Santo chi è?
Lo Spirito Santo:
Prima di ogni cosa, dobbiamo domandarci chi è lo Spirito Santo.
Se ci basiamo soltanto su alcuni versi della Bibbia, come ad esempio Atti 1:8 (voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi), potremmo essere spinti a definirlo solo una potenza, un generatore di energia, una benedizione che Egli accorda al Suo popolo. Possiamo, invece, facilmente dimostrare che Egli è molto più di una potenza o forza attiva capace di svolgere un lavoro divino. La Bibbia afferma chiaramente che lo Spirito Santo ha una personalità. Egli è quel “Consolatore” che guidò la Chiesa primitiva e che può guidare ancora la Chiesa odierna.
Sappiamo che esiste una personalità quando si trovano insieme intelligenza, emozione, volontà, auto coscienza e auto determinazione; ebbene lo Spirito Santo possiede questi attributi e queste qualità.
Forse ci sarà difficile circoscrivere la personalità allo Spirito Santo, solo perché siamo limitati a misurare col metro umano e carnale; perché lo spirito (Pneuma) è indefinito in quanto – come l’aria – non può essere identificato, ma lo Spirito Santo non è un uomo deificato. Il termine persona deve essere usato piuttosto nel senso qualificativo che in riferimento ad un organismo separato, come si fa per l’uomo.
Lo Spirito Santo ha una personalità, perché agisce come una persona
Benché non possiamo vederlo con gli occhi, lo Spirito Santo è reale come noi. Alcune azioni attribuiteGli, che rivelano ciò che Egli fa, non possono essere atti di una semplice potenza o di cosa inanimata, impersonale o solo di vita animale.
La Bibbia fornisce chiare prove che lo Spirito Santo è una persona e non una forza mistica, né uno strano potere.
Prima di ogni cosa, i pronomi personali usati in congiunzione del Suo nome dimostrano chiaramente che Egli è una persona:Gv 15,26:"Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;" Gv 16,13-14:"Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perchè non parlerà da sè, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perchè prenderà del mio e ve l'annunzierà." e lo dimostrano anche le caratteristiche personali che Gli sono attribuite, quali:
1) Intelligenza (Ro.8:27; 1Co.2:10-11):Rm8,27:"e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poichè egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio." 1 Cor 2,10-11:"Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio:";
la Parola di Dio fu scritta per ispirazione divina e deve essere interpretata divinamente. Essa è rivelata per mezzo dello Spirito Santo: 2 Pt 1,21:"poichè non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio:"
2) Volontà: Egli può muovere ed investire come vuole: ; 1 Cor 2,10-11,e 1 Cor 12,11:"Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole." At 13,2-4:"Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse:"Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati". Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro."
3) Emozione: Egli prova sentimenti d’amore:Rm 5,5:"La speranza poi non delude, perchè l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato." Rm 15,30:"Vi esorto perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l'amore dello Spirito, a lottare per me nelle preghiere che rivolgete per me a Dio,", può essere contristato, può gioire, consolare: Ef 4,30:"E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.".
4) Egli ragiona, pensa e agisce: ha una personalità che gli permette di pensare, ragionare e agire: Rm 8,27:"e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poichè egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.".
La Bibbia inoltre insegna che Lo Spirito Santo è Dio, la terza persona della SS.ma Trinità: At 5,3-4:"Ma Pietro gli disse:"Ananìa, perchè mai satana si è così impossessato del tuo cuore che hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perchè hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio.". At 7,51:"O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi.".
Una volta chiarito che Egli è una Persona, dobbiamo conoscere anche le Sue azioni, i Suoi sentimenti e i Suoi progetti per la Chiesa.
Perché è giusto che come credenti conosciamo le Sue opere.
Egli non è soltanto la Potenza Divina d'Amore che ha iniziato la Chiesa nel passato, la ispira nel presente, la conduce nel futuro ma è quel Consolatore che Gesù ha promesso ai Suoi discepoli (Gv.14:16,18:"Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perchè egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascio orfani, ritornerò da voi.") e, oggi, ancora di più noi abbiamo bisogno di essere guidati, condotti ai grandi tesori di Dio. Ognuno di noi deve conoscere la Sua opera in noi e tra di noi, e ciò che la Bibbia insegna circa l’argomento, la Chiesa Cattolica con il suo Catechismo.
Prima di tutto dobbiamo conoscere quale parte ha lo Spirito Santo nella nostra salvezza.
È Lui che ci convince di peccato, di giustizia e di giudizio:Gv 16,8:"E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio." Gv 8,7-9:"E siccome insistevano a interrogarlo, alzò il capo e disse loro:"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". E chinatosi di nuovo scriveva per terra. Ma quelli , udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. At.2,37:"All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli:"Che cosa dobbiamo fare, fratelli?"
Lui ci spinge al ravvedimento, al pentimento dalle nostre azioni e alla conversione.
Gesù afferma che la nostra rinascita è compiuta dallo Spirito Santo: Gv 3,5-8:"Gli rispose Gesù:"In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dovevvuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito".
e lo afferma allo scopo di farci entrare nel regno di Dio.
Egli ci rinnova la mente: Tt 3,5:"egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo," e ci dà la vita.
È Lui che attesta al nostro spirito la nostra salvezza: Rm 8,17:"E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria".
È Lui che stabilisce il nostro rapporto intimo con Dio, lo “Spirito di adozione” per il quale gridiamo: “Abba Padre”: Rm 8,15:"E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo "Abbà, Padre!".
E' lo Spirito Santoi che ci rivela la persona di Gesù Cristo: Lc 2,26:"Lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore." Gv 16,13:"Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perchè non parlerà da sè, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future."
Ef 1,17-18:"perchè il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità tra i santi".
e le cose profonde di Dio che nessuno conosce;Gv 14,26:"Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto." - 1 Cor 2,9:"Sta scritto infatti:
Quelle cose che occhio non vide, nè orecchio udì,
nè mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio per coloro che lo amano."
1 Gv 2,20-27:"Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza. Non vi ho scritto perchè non conoscete la verità, ma perchè la conoscete e nessuna menzogna viene dalla verità. Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quel che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna."
Illuminati dallo Spirito riflettiamo "Gv 2,20 "Ora voi avete ricevuta l'unzione":
L'unzione è lo Spirito dato al Messia(Isaia 11,2+; 61,1)
e dal Messia ai credenti(1 Gv3,24; 4,13; 2 Cor 1,21)
Egli li istruisce in tutto:("non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa..; Gv 16,13+; 1 Cor 2,10-15;)
Grazie allo Spirito Santo le parole di Gesù sono
riflettiamo anche in 1 Gv 2,27:"non avete bisogno che alcuno vi ammaestri" i cristiani sono istruiti dagli apostoli (1Gv 1,3:"quello che abbiamo veduto ed udito, noi lo annunziamo anche a voi, perchè anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo."), ma la predicazione esteriore penetra le anime solo con la grazia dello Spirito Santo
come dice 1 Gv 2,20:"Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza(ovvero conoscete tutto)"
la Parola di Dio
Ebrei 4,12:"Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore
L'Adultera peccatrice del Vangelo e l'incontro con Gesu'
Il fascino della bontà di Gesù è proprio la sua Divina Misericordia
Emmanuel - XV Worl Youth Day - Roma 2000
Matteo 1,22-23:"Tutto questo avvenne perchè si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:"
"Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi".
Matteo 28,20:" insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Cerco la tua voce - Gen Rosso (Zenit)
Giovanni 15,26:"Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perchè siete stati con me fin dal principio.
16,,8:"E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
Via crucis in video (stazione 7-8-9)
Siamo cristiani, non perchè ci giudichiamo migliori degli altri, diciamo, prima di accostarci alla mensa, Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma dì solo una parola e saremo salvati: siamo cristiani è perchè siamo peccatori ed abbiamo bisogno di Lui e della sua misericordia, perchè il Signore è migliore di tutti noi, e, ci ama di un Amore immenso, inimmaginabile, sconfinato.
Grazie, Padre nel nome di Gesù
Gesù Cristo - L'Agnello di Dio, la Via, la Verità e la Vita
Grazie Padre, nel nome di Gesù, perchè tu ci hai donato tutto, perchè ritornassimoa Te, che sei Padre.
Grazie, Signore Gesù, il tuo Nome è Santo.
Grazie, Spirito Santo, benvenuto, tu ci fai conoscere Gesù, solo con Dio sipuò conoscere Dio, grazie Spirito Santo.
Sant'Agostino - Vita, Scritti, Pensiero, Santità, Attualità
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Sant'Agostino, innamorato di Dio, innamorato della Madre Chiesa, fedele al Papa
Io vedo il Re.wmv
Marco 1,15:"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo".